Le opere di Challand Art

Challand Art sarà costituita da 14 opere di Land Art create lungo il sentiero che dal Lago di Villa, a Challand Saint Victor, arriva alla frazione di Barmata, sotto il Col d’Arlaz.

Ogni opera è realizzata utilizzando materiali naturali, principalmente reperiti in loco o all’interno del territorio comunale di Challand Saint Victor.

Gli artisti che stanno creando e creeranno le opere fanno parte di Patta Libra.

Prospettive di una circonferenza, un intreccio di rami che unisce sinuosità e natura.

L’opera lungo il sentiero è visibile da due punti, con “relativa” visione.

La prima opera realizzata per Challand Art è una grossa trota, a simboleggiare la presenza, nelle vicinanze, della riserva naturale del Lago di Villa.

L’ideatore dell’opera è Marco Della Valle.

L’opera è costruita mediante la tecnica dell’intreccio di legni e fil di ferro. I legni utilizzati sono stati reperiti direttamente dagli artisti e appartengono alle specie di frassino (Fraxinus excelsior), castagno (Castanea sativa) e ciliegio selvatico (Prunus avium).

La costruzione dell’opera è durata quasi 4 mesi.

Seguendo il sentiero, a monte di Achab, si trova la seconda opera, Matrix, posizionata nel bosco in una radura appena prima dell’unica impegnativa salita del sentiero.

Matrix è un grosso vortice, originato da una bobina da cui si diparte un “filo” di liane.

I materiali utilizzati sono legno, ferro e piante di Clematis vitalba, pianta infestante, parassita di altre piante, molto diffusa sul territorio.

La struttura è in legno e ferro, mentre tutto il resto dell’opera è costituito da liane, intrecciate in grossi fascioni che a spirale creano un vortice alto 2 metri e lungo più di 7 metri.

Quest’opera “d’impatto” è costituita da 107 fiori in legno, colorati e sostenuti da “gambi” in ferro.

I fiori si trovano al termine della scala che porta al punto panoramico, nell’ultimo tratto della salita.

Nonostante la maggior  parte dell’opera sia concentrata in questa zona, si possono vedere grossi fiori colorati anche…. da altri punti di vista! A voi scoprirli…

La quarta opera realizzata a Challand Art è un grande flusso di foglie, che si intreccia tra le rocce della pietraia che conduce al punto panoramico e all’opera “26 settembre 1944”.

Passandoci in mezzo si avrà l’impressione di essere avvolti da un “serpente” di foglie che scende dalla montagna.

Seguendolo, supererete il punto più ripido del sentiero senza accorgervi della fatica di camminare in salita!

Geogenesi è un’opera costruita interamente con le pietre. La gerla da cui fuoriescono simboleggia l’inizio dell’insediamento dell’uomo in natura, che continua con l’antropizzazione dei luoghi e  l’utilizzo della natura a suo scopo. Il flusso di pietre termina simboleggiando l’abbandono umano del territorio.

L’opera è una riflessione su quanto è stato utilizzato dall’uomo in natura, ad oggi in stato di abbandono. Con la speranza che si ritorni a ripristinare il lavoro passato.

“Imbalance”, ovvero “squilibrio”.

Una grossa catasta di legna circonda, a sua protezione, una pianta di pino silvestre. Il pino rappresenta la saggezza e la longevità, le persone anziane e sapienti, i vecchi saperi e le conoscenze antiche che non devono essere abbandonati, ma preservati.

La rigidità del legno crea una sinuosità “imbalanced”, dando vita ad un’onda.

L’opera artistica Boite a terroir è costituita da 3 grandi cubi di diverse dimensioni, in legno, principalmente castagno.

Si trovano sparsi nel bosco, in una bella e tranquilla radura ombreggiata, dove sembrerà di
entrare in un piccolo mondo “fantastico” dove le forme geometriche si confondono con gli alberi e il terreno.

Boite a terroir è un’opera dalla “geometria disordinata”, che regala un bellissimo momento di sosta per i camminatori che vorranno andare a scoprirla.

Pendoli in legno che ballano tra pini silvestri alti e sottili, “La ballade des pendules” è un’opera artistica sospesa.

Il pomeriggio è il momento migliore per poterla ammirare, in quanto sempre, nelle ore
pomeridiane, nel bosco si alza una lieve brezza che permette ai pendoli e ai pini che li circondano e li sorreggono, di muoversi e creare una vera e propria danza di legno.

Una ragnatela di fili tra i tronchi degli alberi sostiene tronchi di castagni che formano i Pendules.

Una magia da non perdere!

Matite colorate, per artisti nel bosco: un’isola di colori variopinti che fa sognare i più piccoli ma dovrebbe far riflettere i più grandi, in ricordo della notte delle matite spezzate.

18 matite di diverse forme e misure, appoggiate in maniera circolare ad un pino silvestre.

Un posto illuminato dal sole e variopinto dagli artisti!

In omaggio ad un Amico, che ci ha dato una mano in quest’opera dedicata alla potenza di un luogo e della pietra presente in esso.

Un grande monolite e un portale che lo presenta ai viandanti.

Un’opera artistica in pietra, nata dalla presenza di una forza naturale.

Un ape che cerca una dimora per il suo alveare.

Una responsabilità grande, solo per un animo coraggioso e buono.

La regina che non comanda, ma ama, lotta e trova la soluzione per tutta la sua famiglia che da sempre l’ha seguita e mantenuta.

Legni a simboleggiare le api, raccolti in un grande sciame e trainati con uno spago da un’ape colorata.

Sassi di fiume  spiriti del bosco… una folla di pietre che partono dalla terra e scendono dall’alto.

Un’opera con sullo sfondo la maestosità del Mont Avic.